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Tony Perfetto a Casa Molise. Intervista al bojanese a Melbourne

Il Molise è sempre stata una terra di emigranti. Se in passato la destinazione era l’America (si pensi alle comunità nordamericane e argentine), oggi la meta di tanti giovani è l’Australia. A raccontare la sua esperienza, Tony Perfetto, molisano di Melbourne.

Casa Molise accoglie il signor Tony Perfetto, molisano di Melbourne originario di Monteverde. La sua è una storia affascinante e ricca di avventure, caratterizzata da viaggi intercontinentali, amicizie senza tempo e da esperienze di vita avvincenti. Nonostante i chilometri e l’oceano che lo separano dalla sua terra, Tony è ancora fortemente legato alle sue radici e ogni volta che ne ha la possibilità, ritorna in Molise.

“Ogni volta che rientro nel mio paese è come ritornare a casa, provo una  profonda e sincera emozione nel ritrovare volti amici e i miei cari”.

Perché ha deciso di lasciare la sua terra per trasferirsi in Australia?

“Quando avevo solo 16 anni me ne sono andato via da Bojano per raggiungere inizialmente il Brasile, spinto dalla grande passione per i viaggi. Qui ho trovato un ambiente ospitale, accogliente e ideale dove poter continuare gli studi avviati in Italia laureandomi in ingegneria meccanica. La mia permanenza nella florida e verde terra del Brasile è durata ben 8 anni. Ho stretto legami di amicizia inossidabili con i brasiliani, che a mio avviso, rispecchiano molto gli italiani in simpatia e generosità. In seguito, per migliorare il mio inglese e aprirmi nuovi orizzonti personali e lavorativi, dopo interminabili ore di viaggio, sono giunto in Australia, un contesto multiculturale ricchissimo dove si affacciano e si intrecciano lingue e culture differenti e dove mi sono sempre sentito a casa”.

Come si vive in Australia e soprattutto è riuscito ad integrarsi in un sistema sociale e culturale diverso rispetto a quello italiano?

“L’integrazione è uno dei punti forti del sistema politico australiano. Le persone che arrivano come immigrati o come rifugiati sono accolti con grande ospitalità. L’assistenza sanitaria è rigorosa ed è aperta a chiunque abbia delle serie difficoltà ed è in cerca di un aiuto concreto. Gli stranieri vengono selezionati in base alle proprie capacità professionali e vengono direzionati in ambiti lavorativi altamente specifici. Io ho dovuto ottenere il riconoscimento dei titoli di studio per esercitare la mia professione. C’è un sistema anglosassone per cui bisogna sostenere degli esami per entrare nel mondo del lavoro. Negli anni il sistema politico è cambiato e il governo cerca di incentivare il multiculturalismo. Dopo un periodo di tempo relativamente breve l’immigrato trova integrazione, assistenza, istruzione e viene inserito nella società attraverso corsi di lingua inglese, fondamentali per una buona inclusione sociale”.

Ci sono altri molisani in Australia?

“Si, ci sono molte famiglie molisane ben integrate a Melbourne e nei vari sobborghi della città. Si tratta di italiani di prima generazione arrivati in Australia a seguito della guerra. Si sono integrati ed inseriti talmente bene che sono rimasti e hanno avuto figli, che ora svolgono ruoli dirigenziali di alto profilo. Ricorrono usualmente cognomi, tanto per fare qualche esempio: Romano, Spina, Perrella, Campanella, Di Ciero, Chiovitti, Di Petta, CAlabrese, Bernardo, Amatuzio, Maitino, Lucarelli, Iannetta, D’Amico, Tartaglia, Savino, Arcaro, Di Biase, Di Iorio, Di Pietro, Malatesta, Monaco, Iacobucci, D’Andrea, Colalillo, Colavita, tutti chiaramente molisani”.

Di cosa si occupa e quali sono le attività che svolge con la sua associazione?

“L’associazione di cui faccio parte si chiama Molise Club Melbourne, è un’associazione no profit tesa a coinvolgere e ad unire tutti i molisani presenti nel territorio in Festival comunitari per rappresentare l’Italia degnamente, per mantenere alto il nome della nostra nazione. Sono eventi che sostengono l’italianità attraverso sagre gastronomiche in cui vengono sponsorizzati prodotti tipici molisani, rigorosamente artigianali, quali pasta, salsicce, caciocavalli e soppressate, e per tenere vivo il ricordo nelle vecchie generazioni e far conoscere alle nuove la cultura molisana, la storia e le vecchie tradizioni”.

Cos’è l’associazione Fama?

“Nel 2018 si festeggiano i 20 anni dalla nascita dell’associazione Molise Club Melbourne che fa parte della FAMA, Federazione dell’Associazione Molisani  d’Australia. In questa organizzazione sono coinvolti tutti i club molisani e gruppi indipendenti, tra cui il mio, che si riuniscono per valorizzare la cultura regionale e permettere ai cittadini originari della nostra regione di ritrovarsi con orgoglio e passione per realizzare, in collaborazione con le istituzioni territoriali, scambi sociali tra l’Italia e l’Australia. I Festival che hanno riscosso maggior successo negli anni sono stati: La Giornata Molisana, Molise Ricordi, Molise Day e Il Gala Night del Molise, che hanno raccolto in totale oltre mille persone, tra anziani, molisani di seconda generazione e abitanti del posto, curiosi di scoprire nuove realtà e conoscere usi e costumi diversi”.

Cosa prova quando ritorna a Bojano?

“Ogni volta che torno nella mia terra provo sempre un’emozione e una sensazione diversa. Mi commuovo moltissimo nel ritrovare i miei cari, rivedere i miei amici di infanzia ed è sempre un forte dispiacere lasciare questi posti meravigliosi. Sono certo che il Molise avrà la visibilità che merita e lasciatemelo dire: il Molise esiste!”.

A fine intervista, Tony Perfetto, accompagnato da Mina Cappussi, direttore di Un Mondo di Italiani e responsabile di Casa Molise, è stato ricevuto dal consigliere delegato della Regione Molise, Nico Ioffredi, insieme ad una delegazione di molisani d’Australia, provenienti da Sidney e dalla Tasmania.

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