La Teoria Del Tutto. Cineforum place of Ideas con Un Mondo D’Italiani

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La Teoria Del Tutto. Cineforum place of Ideas con Un Mondo D’Italiani

Una vita vera, che toglie e dà. Il film trasmette passione, romanticisco e tristezza allo stesso tempo, una storia d’amore che continua nel tempo, nonostante il giovane Stephen, non sia più in grado di parlare e camminare.

Bojano, appuntamento con il Cineforum place of Ideas, questa mattina alle ore 11:00, presso la sede UMDI UN MONDO D’ITALIANI, in  località  Terre Longhe, piazza Giovanni Paolo II, dove si sta svolgendo la formazione del Progetto Turchese 18 ragazzi, Argento Bojano e tutti i ragazzi della provincia d’Isernia, Colli, Cerro, Agnone, Poggio Sannita, Pizzone, Fornelli e Vastogilardi. La visione del film La Teoria Del Tutto, sarà in compagnia dei volontari del Servizio Civile, le Associazioni e gli abitanti del quartiere, i quali sono entusiasti dall’animazione portata dai tanti giovani. Tutti sono invitati a partecipare, l’ingresso è gratuito e alla fine del film seguirà un dibattito. Il Cinefoum place nasce da un’idea di Mina Cappussie ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e da Umdi diretta da Mina Cappussi con Aem ass.ne Emotional Manager, da Ippocrates, Molise Noblesse, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile. Il Cineforum Turchese è un posto delle idee al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe. Un film biografico del 2014 diretto da James Marsh e interpretato da Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo. Per la sua interpretazione Redmayne si è aggiudicato il Premio Oscar come miglior attore. La Teoria del Tutto è la straordinaria ed edificante storia di una delle più grandi menti viventi del mondo, il rinomato astrofisico Stephen Hawking, e di due persone che contro ogni probabilità hanno sfidato gli ostacoli più imponenti con il loro amore. Il film è basato sulle memorie di Jane Hawking, moglie dell’astrofico, “Travelling to Infinity: My Life with Stephen” libro autobiografico.

La Teoria Del Tutto Trama

Stephen è un promettente laureando in Fisica appassionato di cosmologia, “la religione per atei intelligenti”. Jane studia Lettere. I due si incontrano ad una festa scolastica ed è colpo di fulmine, nonché l’inizio di una storia d’amore destinata a durare nel tempo, ma anche a cambiare col tempo. Stephen Hawking è un cosmologo dell’Università di Cambridge che sta cercando di trovare un’equazione unificatrice per spiegare la nascita dell’universo e come esso sarebbe stato all’alba dei tempi. A una festa universitaria conosce la studentessa di lettere Jane Wilde: entrambi sono attratti l’uno dall’altro, e ben presto Stephen invita Jane al ballo di primavera dove i due si scambiano il loro primo bacio sotto le stelle. La loro storia d’amore viene ostacolata però dalla comparsa della malattia degenerativa di Stephen, l’atrofia muscolare progressiva. Anche gli studi di Hawking vengono compromessi a causa delle difficoltà quotidiane a cui è sottoposto: camminare, scrivere e infine parlare diventano ostacoli per il giovane cosmologo. Un iniziale rifiuto della malattia viene in seguito superato dalla determinazione di Jane di rimanere al fianco di Stephen, amandolo e facendosi carico della sua salute. Dopo il matrimonio, inizia la loro convivenza. Stephen peggiora di giorno in giorno, e ben presto sarà costretto a spostarsi sulla sedia a rotelle. Jane ha due figli e le fatiche per accudire il marito diventano notevoli. Mentre Stephen presenta la sua nuova teoria sull’origine e sulla fine dell’universo davanti a un congresso di scienziati, Jane, che sente il peso della vita familiare, trova conforto negli incontri settimanali con il coro della chiesa. Qui conosce Jonathan, un giovane vedovo insegnante di musica, che piano piano si inserisce nella famiglia Hawking. Inevitabilmente le condizioni di Stephen peggiorano e, durante una rappresentazione teatrale alla quale partecipa sotto invito, ha un malore. Jane decide di staccarsi da Jonathan, verso il quale prova dei sentimenti, oltretutto ricambiati, per assistere suo marito. Quest’ultimo viene salvato grazie a una tracheotomia che gli causerà però la perdita della voce. Distrutto dalla mancanza dell’unica facoltà motoria che gli rimaneva, Hawking sprofonda nel più completo abbandono. Sarà l’aiuto di Elaine, un’infermiera che riuscirà a farlo comunicare mediante una tavola con colori e lettere, a renderlo di nuovo capace di esprimersi. Nel frattempo Stephen decide di pubblicare un libro sul tempo, comprendendo anche che i suoi sentimenti per Jane sono svaniti. Decide di lasciarle seguire la propria strada al fianco di Jonathan, proseguendo il suo lavoro aiutato da Elaine. Hawking, che riesce a comunicare grazie a una voce sintetizzata, la quale legge ciò che scrive su un apposito monitor posizionato sulla sua sedia a rotelle, viene premiato ed elogiato per le sue teorie e per il suo contributo alla fisica moderna grazie allo scritto sul tempo; rimarrà celebre una sua frase durante un incontro con il pubblico: “Finché c’è vita, c’è speranza”. Stephen riceve un invito dalla Regina Elisabetta, che lo onora del titolo di cavaliere dell’ordine britannico (titolo che rifiuterà), portando con sé i figli e Jane, la prima donna ad aver creduto nelle sue idee e ad averlo aiutato a renderle concrete.

 

Una vita vera, che toglie e dà. Il film trasmette passione, romanticisco e tristezza allo stesso tempo, una storia d’amore  che continua nel tempo, nonostante il giovane Stephen, non sia più in grado di parlare e camminare. Il film ci fa conoscere anche lo Stephen Hawking scienziato che, mediante un computer installato sulla sedia a rotelle, consegna le sue perle al mondo pubblicando numerosi libri. Le sue teorie sull’universo, sul tempo e sui buchi neri sono oggi dei capisaldi per la scienza e per l’umanità tutta che ne apprezza il genio creativo, come si evince da una sequenza de La teoria del tutto, quando alla domanda di un estimatore: “Ma lei, che non crede in Dio, ha una filosofia che le dà conforto?”, lui risponde che finchè c’è vita c’è speranza, lasciandoci intendere, forse, che quando il cervello è attivo e consapevole, nulla ci ferma perchè l’immaginazione può condurci laddove il corpo non riuscirà mai a fare.

 

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