Soul successo cineforum Bojano con le emozioni a gogo nella sede UMDI del quotidiano internazionale. Se avessi potuto scegliere non avrei dato un’altra opportunità al protagonista. Non una seconda possibilità di tornare in vita sulla terra. Avrei scelto per lui la morte definitiva. E si scopre che il personaggio di Joe non incarnava il sentire comune. Il senso vero della vita sarebbe andato perso senza qualche voce discorde a ricordare la bellezza e la magia dell’esistenza
Soul successo cineforum Bojano: Hanno lasciato di stucco le risposte dei partecipanti al dibattito. “Cambiereste il finale?” Questa è stata una delle domande più coinvolgenti che ha unito il pubblico sotto un netto sì, fortunatamente controbilanciato da qualche voce discorde, seppur minoritaria. La morte di Joe, secondo alcuni dei giovani presenti, sarebbe stata più vicina alla realtà di tutti i giorni, più “vera” rispetto al film che ha rispedito il protagonista sulla terra per consentirgli di mettere in pratica la lezione. Tanti sentimenti sono stati affrontati durante il dibattito. “Ho scelto Soul perché insegna ad amare la vita e le piccole cose. Il senso della vita sta tutto qui, nella quotidianità” l’incipit della conduttrice.
Il cineforum su Soul ha prodotto un dibattito partecipato del pubblico. Dalla scena preferita al personaggio percepito più vicino i giovani Molise Noblesse hanno potuto scambiare idee ed opinioni su domande e temi importanti della vita. Il cineforum UMDI Place of Ideas, nasce da una idea di Mina Cappussi ed è organizzato da Centro Studi Agorà, Filitalia International Chapter Bojano, Casa Molise, Assel, Uci, Agenzia Agorà, Servizio Civile Nazionale, Comune di Bojano.
Una delle scene menzionata più volte nel dibattito che d’improvviso stravolge la percezione dello scopo di Joe raggiunto “Conosco una storia che parla di un pesce – la scena della famosa cantante jazz Dorothea Williams – che va da un pesce anziano e gli dice: “Sto cercando quella cosa che tutti chiamano oceano” “L’oceano?” risponde il pesce più vecchio “è quello in cui nuoti adesso.” “Questo?” dice il giovane pesce “questa è acqua, io invece cerco l’oceano.”
“E’ una scena singolare. Uno lavora per raggiungere il suo obiettivo, grande, bello, importante; ma una volta raggiunto, si scopre la cosa che a procurare forti emozioni era proprio l’attesa ed il percorso verso quell’obiettivo.”
Il protagonista, Joe, ottiene dall’universo una seconda possibilità di vita. E se ci si sofferma su Soul come un cartone per bambini, è evidente la magnanimità ricevuta. Soul, però, può essere facilmente e con interesse guardato da un pubblico più maturo. Per questo, forse, il pubblico del Cineforum Umdi Place of Ideas avrebbe preferito un finale più spietato ma veritiero. Perché in questo mondo una seconda possibilità non è sempre possibile, così come non è sempre possibile ritrovare la gioia nella propria vita. Spesso è anche estremamente difficile.
Tenero e spontaneo il momento in cui il pubblico a catena pronunciava una sola parola che in quel momento sentiva come vicina al film Soul. “Colori”, “buio”, “morte”, “domani”, “ieri”, “ambizione”, “passioni”, “inconscio”.
“Mi sono sentita come quella piccola anima e ho avuto paura” ha raccontato Lisa sentendosi però più vicina a Joe.
“Una seconda possibilità è una cosa che raramente viene concessa – ha sostenuto Luna – e dunque il finale del film mi sembra lontano dalla realtà”
“Non ricordo esperienze della mia vita che vorrei cambiare. L’esistenza è un continuo interrogarsi, ma è anche gioia e curiosità”
“Io, invece, ho ripensato al passato e ai momenti in cui avrei potuto dare maggiore attenzione all’attimo”
“Il film ha dato sfogo alle emozioni – ha incalzato Marylee – e mi ha fatto riflettere su tutte le volte in cui mi sono comportata con leggerezza, magari facendo soffrire le persone care”
“La discussione ha prodotto dei dialoghi molto interessanti. E’ stato stimolante scoprire in quale personaggio si rivedono le mie colleghe o quale emozione ha suscitato in loro Soul”
“Una seconda possibilità? Da sperimentare!”
“Non ho pensato spesso all’anima. Questo film ha avuto il merito di aprire una porta su un mondo che possiamo solo immaginare”.