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Forrest Gump, successo al Cineforum Umdi Covid Time a Bojano. Bellezza della diversità per Molise Noblesse

Forrest Gump, successo al Cineforum Umdi Covid Time a Bojano. Il dibattito dei ragazzi di Molise Noblesse è stato profondo ed emozionante sul film scelto per il mese di settembre dal tema: “Rinascita, il nuovo inizio”

Forrest Gump successo al Cineforum Umdi Covid Time Place of Ideas. “Rinascita: il nuovo inizo”, tema scelto per il mese di settembre, dai ragazzi di Molise Noblesse e Filitalia Chapter Bojano, guidati da Mina Cappussi, permea tutto il film. Il lungometraggio cult della seconda metà degli anni ’90, che racconta l’esperienza di Forrest Gump, colpisce gli animi degli spettatori. Forrest, un uomo dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma, farà parte di un importante pezzo di storia americana.

Forrest Gump, successo al Cineforum, il cast

Il film del 1994, diretto da Robert Zemeckis, interpretato da Tom Hanks, ha vinto ben 6 Oscar. Forrest Gump spazia in trent’anni di storia degli Stati Uniti d’America, grazie al personaggio che prenderà parte ad eventi fondamentali. Nel cast troviamo: Robin Wright, Gary Sinise, Sally Field, Mykelti Williamson, e molti altri. Il dibattito, svolto dai ragazzi di Molise Noblesse, è stato profondo e emozionante.

Forrest Gump, successo al Cineforum il pensiero dei ragazzi di Molise Noblesse

Fabiana

“Quello che mi ha sorpreso nel film è che nonostante Forrest da bambino avesse l’uso delle gambe limitate e che aveva uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma, non ha mai lasciato farsi ostacolare da niente e nessuno. Anzi, in tutto quello che faceva era quasi eccellente, a partire dalla sua dote di correre molto veloce, giocare benissimo a ping pong e montare il fucile in tempi record. Una scena che mi ha fatto rivedere a pieno un nuovo inizio è stato quando il comandante, rimasto senza gambe a causa della guerra, credeva che non potesse più vivere normalmente. Al contrario invece è riuscito a rinascere e riprendere in mano la sua vita e apprezzarla al massimo”.

Miriana

“Il film mi ha trasmesso gioia ma anche tristezza. Gioia perché Forrest è riuscito a superare tutti gli ostacoli che la vita gli ha messo davanti e tristezza per il finale, quando lui aveva finalmente raggiunto la felicità, la moglie gli è stata portata via da una malattia. A questo punto ho riflettuto anche su quale significato avesse per me la morte, e anche se è qualcosa che fa parte della vita, io non riesco ancora ad accettarla. E’ come se per me fosse un ingiustizia”.

Ilaria

“Mi ha colpito una frase del film che dice <<la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quale prendi>> questo mi fa pensare che in qualsiasi momento possiamo essere sorpresi. Penso che dobbiamo imparare ad apprezzare quello che abbiamo e riuscire a realizzarci con i mezzi che abbiamo a disposizione”.

Luana

“Una scena che mi è rimasta impressa è stato quando Forrest sale sul pulmino della scuola per la prima volta e nessuno lo fa sedere. Ciò che mi ha sorpreso è che la stessa cosa è capitata sul pulmino dei militari e non capivo come mai delle persone adulte si comportassero così con lui. Sembrava essere giudicato da tutti solo all’apparenza. Da questo ho capito che il giudizio degli altri dobbiamo farcelo scivolare addosso e pensare che nessuno è migliore o peggiore di noi”.

Manuela

“Ho riflettuto soprattutto sul tema della morte, che viene fuori proprio dal finale del film. quello che dice la mamma del protagonista del film ovvero che siamo destinati anche a quello, è vero e non dovremmo lasciarci prendere dalle emozioni negative riguardo la perdita di una persona. Allo stesso tempo nella realtà, però, non è facile e ci spaventa l’idea di perdere qualcuno di importante. In me genera molta ansia e non so come sarei capace di reagire. Inoltre, mi ha colpito molto la perseveranza di Forrest, perché nonostante sin da piccolo abbia sempre sentito che molte persone pensavano che fosse stupido, lui ha sempre continuato con la sua vita senza farsi travolgere da questo e da come poteva essere escluso nella vita. Rispondeva a tutti, che non era stupido”.

“Forrest, un po’ per la sua dolce ingenuità, un po’per la forza che gli aveva sempre trasmesso la madre, riusciva a non dare troppo peso a queste cose. In più mi ha colpito la sua bontà, che si nota spesso nel film, in particolare quando va in guerra. Jenny gli disse di non pensare a fare l’eroe ma di scappare se si fosse trovato in pericolo. Lui invece anche quando era salvo, rischia tante volte la vita perché voleva a tutti i costi ritrovare il suo amico e alla fine salva diverse persone”.

Francesco

“Ho riflettuto sul senso della morte e vedere qualcuno morire giovane mi fa provare rabbia. Credo che la morte tolga qualcosa alle persone, di molto importante. Non riesco ad accettarla quando a perdere la vita è un ragazzo o una ragazza ancora con tutte le esperienze da fare”.

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